Dopo numerose polemiche, oggi, 19 luglio, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede della Polizia Locale di Canosa di Puglia, trasferita in via Fabrizio Rossi dalla vecchia sede in viale Primo Maggio.
Il vicecomandante della Polizia Locale Francesco Capogna ha ringraziato le autorità civili e militari presenti e ha illustrato la divisione degli uffici nella nuova sede. Al piano inferiore è presente la parte operativa:
“La centrale operativa è in funzione da diverso tempo e ha dato risultati molto importanti – ha dichiarato Capogna -. Grazie anche alla collaborazione con le altre forze Canosa sta diventando una città sempre più sicura. Qui si controllano 40 telecamere dislocate in città, soprattutto nei punti di degrado urbano, che operano con particolare interesse ai reati collegati all’ambiente. Presente sul territorio anche una videosorveglianza extraurbana nelle periferie della città.
La Polizia Locale, tra l’altro, è in possesso di un sistema alternativo alla videosorveglianza, quello delle fototrappole – ha continuato Capogna – quotidianamente utilizzate per l’abbandono di rifiuti e per le attività di reati ambientali. Nello scorso anno sono state effettuate 177 sanzioni per l’abbandono illecito di rifiuti. Nelle nostre attività utilizziamo inoltre l’alcool test, il targa system per sanzioni e informazioni sui veicoli e un velox acquistato nell’ultimo anno.”
Al piano superiore è presente la parte amministrativa con l’ufficio contravvenzioni, la stanza del capitano, la segreteria e la stanza del comandante della Polizia Locale.
“Il primo motivo di tale trasferimento – ha dichiarato il sindaco – è la razionalizzazione dei costi: la vecchia sede era fatiscente mentre questa nuova, molto grande e già sede del Giudice di Pace, ospitava prima sole tre unità lavorative all’interno nonostante le ampie dimensioni. Il secondo motivo è il colloquio continuo che la Polizia Locale avrà da ore in poi con la cittadinanza. Non sarà più necessario andare in viale Primo Maggio, in un punto dislocato, ma basterà recarsi qui negli uffici dedicati”.
Ha espresso contrarietà a tale scelta il consigliere comunale Enzo Princigalli, in una nota giunta in redazione