Dopo aver chiuso con una sconfitta interna il 2018, l’Apulia Food Canosa di mister Vito D’Ambrosio si affaccia al nuovo anno con l’intento prima di chiudere al meglio il girone d’andata e poi di iniziare un girone di ritorno che deve per forza di cose vedere i canosini protagonisti.
Il match che attende però i rossoblù è sicuramente non dei più facili visto e considerato che sabato andranno a far visita alla Futsal Parete, attuale terza forza del campionato. La squadra campana ha all’attivo 19 punti frutto di 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte mentre il loro rendimento casalingo è composto da 3 vittorie e 2 sconfitte, quest’ultime arrivate contro le prime due forze del campionato e cioè Futsal Fuorigrotta e Real San Giuseppe.
Per quanto riguarda la fase offensiva e difensiva, i campani hanno realizzato 37 reti, subendone altrettante. Insomma, una squadra molto quadrata che farà di tutto per portare a casa i tre punti d’innanzi al proprio pubblico. Negli ultimi quattro impegni inoltre, la Futsal Parete ha collezionato tre vittorie e una sola sconfitta in quel di Manfredonia per 6-1. Da tenere d’occhio fra gli altri, Andreozzi e Ferrero autore di sei reti, senza dimenticare Lavagna e Maddalena con quattro reti all’attivo.
Di contro però la Futsal Parete incontrerà un’Apulia Food Canosa che vorrà sicuramente fare risultato in maniera tale da rilanciarsi in classifica, in vista di un girone di ritorno che dovrà essere disputato al massimo delle proprie potenzialità. Appuntamento quindi per sabato 5 gennaio alle ore 15.30. A prendere la parola in casa rossoblù, ci pensa il laconico mister D’Ambrosio.
MISTER D’AMBROSIO:” Abbiamo chiuso il 2018 con un sconfitta derivante soprattutto dal rimpianto di non aver giocato il primo tempo con la stessa concentrazione del secondo tempo. Sabato mi aspetto quindi un atteggiamento deciso e costante da parte della mia squadra per tutti i quaranta minuti. Mi aspetto da tutti di più e soprattutto aspetto risposte dal gruppo perché stato quest’ultimo il nostro punto di forza nonostante il fatto che in più occasioni abbiamo dovuto fare a meno di più elementi. “