Politica

Decreto emergenze in agricoltura, il sen. Damiani (FI): «Per la Puglia ristoro deludente e tardivo»

La Redazione
Il sen. Dario Damiani
Questa mattina intervento in Aula nel corso della discussione per la conversione del decreto legge
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In corso al Senato da questa mattina la discussione per la conversione del decreto legge
sulle emergenze in agricoltura
. Il senatore di Forza Italia Dario
Damiani
è intervenuto evidenziando l’insufficienza di quanto previsto
dal Governo per ristorare gli agricoltori pugliesi dai danni delle
gelate di marzo 2018
, nonché per contrastare la diffusione del batterio
della xylella.

Di seguito una sintesi del suo intervento in
Aula: “La cronaca delle ultime ore ha riportato drammaticamente di
attualità la questione che oggi affrontiamo. Nella giornata di ieri
un’ondata di maltempo ha flagellato tutto il Paese, da Nord a Sud:
vento, pioggia e grandine che si abbattono sui campi coltivati a maggio
inoltrato sono vere e proprie piaghe bibliche per le produzioni
agricole. In Puglia ieri pioggia e grandine hanno devastato seminativi,
ciliegie e mandorleti nelle province di Bari e Taranto e nella Valle
d’Itria.
Le associazioni di categoria fanno sapere che produzioni come
angurie, vigneti, melograni, agrumeti e uliveti sono già andate in fumo
per centinaia di migliaia di euro. Pare che la produzione di una
particolare qualità di ciliegie tra Bari e BAT sia andata perduta per il
60%,
poiché quasi pronta per il raccolto. Si tratta di danni
inestimabili per gli agricoltori locali
, che in Puglia soprattutto, da
qualche anno già lottano contro una delle peggiori piaghe mai
verificatesi a memoria d’uomo, cioè la diffusione del batterio della
Xylella fra gli ulivi.

Noi di Forza Italia avevamo chiesto al Governo
già un anno fa interventi mirati per far fronte sia alla questione
xylella che alle emergenze causate dal maltempo
di febbraio-marzo 2018.
Purtroppo questo decreto, che nel titolo reca la denominazione di
“disposizioni urgenti”, di tempistica efficace ha ben poco, trattandosi
di un tentativo di ristoro di situazioni accadute ormai da oltre un
anno, che in agricoltura è un periodo lunghissimo poiché i danni
incidono sul raccolto, sulla semina dell’anno successivo, sulle giornate
di lavoro perse per tanti braccianti. Non solo, dunque, il decreto
arriva con grande ritardo
ma, nel caso dei danni per le gelate
straordinarie in Puglia di marzo 2018 che hanno colpito ben 25 mila
imprese agricole, a fronte di danni stimati per 300 milioni di euro, la
somma stanziata è di appena 20 milioni per il 2019. Avevo proposto in
Commissione un incremento di almeno altri 5 milioni ma è stato respinto
.
Una goccia nel mare della situazione drammatica per gli agricoltori
pugliesi, a fianco dei quali Forza Italia ha protestato in più occasioni
in questi mesi. Un’annata disastrosa per la produzione, che rischia di
avere ripercussioni sul futuro di tante piccole e medie aziende.

L’ondata di gelo che ha colpito la Puglia nell’inverno 2018 è stata un
evento eccezionale nella storia della nostra regione, che va affrontata
con interventi ad hoc seri e non confusa con altre situazioni
apparentemente simili, perché in alcuni settori come l’olivicoltura i
danni alla produzione pugliese hanno inciso pesantemente sul Pil
nazionale.
Il collasso del settore olivicolo in Puglia, falcidiato dalla
xylella, è frutto in gran parte proprio dei colpevoli ritardi negli
interventi, sia regionali che nazionali.
Nel 2018 la Puglia ha perso 317
milioni di euro di produzione lorda vendibile del settore oleario e
oltre un milione di giornate lavorative; da gennaio a settembre è stato
necessario importare 304 milioni di euro di olio dall’estero. A
risentirne soprattutto la zona delle province di Bari e BAT, in cui
l’ondata di freddo straordinaria di febbraio 2018 ha danneggiato circa
90 mila ettari di colture, per un valore economico perso di produzione
olivicola stimato intorno ai 300 milioni di euro e circa 20 mila posti
di lavoro in meno
. Un impatto quindi devastante sul territorio.

Il
comparto agricolo è stanco di interventi emergenziali
, che tra l’altro
arrivano con colpevole ritardo, e chiede interventi strutturali, come la
revisione dei meccanismi del Fondo di Solidarietà nazionale che non è
più in grado di rispondere efficacemente alla violenza e frequenza degli
eventi climatici calamitosi, nonché di rivedere il meccanismo
assicurativo, poiché le polizze multirischio sono eccessivamente onerose
ma non coprono le colture da eventi avversi estremi come quelli che
sempre più spesso si verificano sui nostri territori fuori stagione a
causa della tropicalizzazione del clima. Nessuna medaglia quindi da
appuntare sul petto del governo oggi per questo provvedimento, anzi. Si
tratta infatti di un risultato del tutto insufficiente e deludente,
per
questioni che erano sul tavolo dell’esecutivo già dalla scorsa estate:
quasi un anno per produrre ben poco, ennesimo esempio della capacità di
questo governo di perdere tempo prezioso penalizzando chi lavora e
produce”.

venerdì 17 Maggio 2019

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