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Corteo 25 aprile, Giovani Democratici: “Volevano impedirci di esibire frasi sulla Resistenza”

La Redazione
Corteo 25 aprile
"Definite inneggianti e a carattere strettamente politico. In verità si trattava di frasi di Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Antonio Gramsci"
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“Cinque semplici cartelloni, scritti a mano, contenenti una selezione delle frasi più significative della resistenza.

Era questo il semplice contributo – chiariscono i Giovani Democratici di Canosa di Puglia – per celebrare la liberazione dell’Italia dal regime Nazi-Fascista.

Frasi che, a quanto pare, hanno fatto storcere il naso alle Istituzioni presenti, le quali, per il tramite della Polizia, hanno cercato invano di impedirne l’esibizione durante tutto il corteo cittadino (iniziato forse un po’ troppo presto, per essere un giorno festivo) poiché definite inneggianti e a carattere strettamente politico.

In verità, si trattava di frasi ad opera di autori della Resistenza, del calibro di Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Antonio Gramsci, padri costituenti del nostro Paese, Stato libero e democratico, scevre da simboli di partito.

Assente dalla “scaletta” della banda musicale anche “Bella Ciao”, inno simbolo della Liberazione, intonato in più di un’occasione dai presenti, purtroppo silenziati e sovrastati dalla banda che suonava altri inni, peraltro di differente periodo storico.

Ad onor del vero, l’intento principale dei Giovani Democratici di Canosa era un altro, ovvero celebrare il 25 Aprile attraverso un momento di raccoglimento, a seguito del corteo cittadino, con letture di poesie e di testimonianze della Resistenza.

Il tutto corredato dall’esposizione di quei semplici cinque cartelloni presso la Cassa Armonica Comunale in Piazza Vittorio Veneto.

Pertanto, a tal fine, in data 13 aprile provvedevamo ad inoltrare regolare comunicazione all’Ufficio Protocollo del Comune di Canosa di Puglia. Purtroppo, detta comunicazione restava priva di riscontro e, soltanto alle ore 11:01 del 24.04.2019, venivamo informati (sempre tramite PEC) che la nostra comunicazione era stata inoltrata al SUAP. Ma, sfortunatamente, ad oggi, è rimasta lettera morta.

Scriviamo questo comunicato – sottolineano i Giovani Democratici – , sia chiaro, solo per fare un po’ di chiarezza nell’enorme polverone venutosi a creare.

Non c’è, da parte nostra, il benché minimo intento polemico, ma solo l’auspicio (condiviso da tutti, ne siamo certi) che per il futuro tali momenti di “collettività” possano diventare anche occasione di “partecipazione effettiva”.
D’altro canto, giusto per citare un’altra frase e restare in tema, libertà è partecipazione.”

sabato 27 Aprile 2019

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