“Una sentenza di primo grado ha condannato a sei anni un ex assessore di Andria (della Giunta Giorgino di centro destra) che pare abbia intascato mazzette dalla ditta che poi si è aggiudicata l’appalto dei rifiuti. Le mazzette ahinoi, alla fine, le pagano i cittadini con tasse più alte e servizi più scadenti”. A dichiararlo la segreteria del Partito Democratico di Canosa di Puglia.
“Questa storia riguarda anche noi canosini perché sulla nostra città insiste il medesimo appalto – si continua a leggere nella nota -. Abbiamo da tempo denunciato la condizione indecorosa in cui versa la nostra nostra città. Pur essendo convinti che non abbiano assolutamente avuto a che fare con quell’assessore andriese condannato, chiediamo a chi ha amministrato (Giunta La Salvia) e soprattutto a chi ora amministra Canosa (Giunta 5Stelle): cos’altro dovrebbe accadere per far si che si prendano le dovute distanze da una ditta che paga le mazzette e che, tra le altre, pare non rispettare nemmeno i diritti dei lavoratori?”
Continuano gli interrogativi del Pd:” Cosa deve ancora accadere per decidere di svincolarsi da un contratto nei confronti del quale la ditta sembra palesemente inadempiente? Tutto questo è ormai inaccettabile. Troppo spesso si è discusso dell’affidamento di servizi al privato anziché al pubblico. Troppo spesso si è cercato di giustificare determinate scelte.
L’ex sindaco La Salvia e l’attuale Morra sembrano accomunati dalle stesse caratteristiche di eccessiva e inspiegabile prudenza – incalza la segreteria Pd -. Di tempo, ormai, ne é passato per leggere e capire le carte e i cavilli, per capire cosa e come fare. “La salute pubblica prima di tutto!” ci ripetiamo. Ma una ditta che paga le mazzette va mandata via subito.
I lavoratori canosini della ditta hanno proclamato uno sciopero per rivendicare i propri diritti e, mortificati, si scusano con i cittadini perché non riescono a fare bene il proprio lavoro causando disagi.
Purtroppo – conclude il Pd – non sono loro a doversi scusare. Nell’ordine, dovrebbero chiedere scusa ai Cittadini di Canosa: Francesco Ventola, Ernesto La Salvia e Roberto Morra”.