Politica

Protesta dei medici a Bari, DIT: “Sanità penalizzante, Emiliano si svegli”

La Redazione
Protesta medici in Regione
Il gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola, hanno partecipato alla mobilitazione organizzata dai medici con la Sanità pugliese
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Erano circa seicento ieri mattina, 10 novembre, tra medici, operatori 118, sindacalisti provenienti da tutta la Puglia, che si sono ritrovati a Bari per protestare contro le politiche sanitarie del governo regionale di Michele Emiliano. Direzione Italia haribattezzato la giornata col nome “Giornata dello schiaffo”, che ha suscitato interesse e allo stesso tempo polemiche. A tal proposito ecco le dichiarazioni del gruppo regionale del partito

“Non uno ma mille schiaffi simbolici sono stati dati al presidente e assessore alla Sanità Emiliano da operatori sanitari che sfidando la pioggia e indossando il camice hanno voluto protestare contro una Sanità che penalizza non solo i cittadini, ma anche chi quotidianamente è tenuto a garantirla in pessime condizioni di lavoro – hanno dichiarato -. Vedere protestare sotto il palazzo del Consiglio regionale professionisti della Sanità che chiedono di svolgere meglio il proprio lavoro, prendersela con l’assenza di una politica sanitaria, obiettivamente, ci ha impressionati: neppure l’ex governatore Vendola era riuscito a far mobilitare la categoria in una mobilitazione così importante.

Vuol dire che quello schiaffo metaforico serve – incalzano -. A tal proposito, visto il clamore che sinceramente ci è sembrato alquanto pretestuoso, precisiamo oggi: quando abbiamo indetto la Giornata dello Schiaffo – nell’ambito della manifestazione dei medici contro la Sanità pugliese – abbiamo precisato che si trattava di uno schiaffo metaforico, un modo per risvegliare l’attenzione di Emiliano troppo impegnato nel suo carrierismo politico. Sapevamo perfettamente che non sarebbe stato a Bari, visto che aveva fatto rinviare il Consiglio monotematico sulla sanità, per cui eravamo anche tranquilli sul messaggio simbolico e ironico che stavamo dando.

Ma quello che è successo ci induce anche a considerare lo spessore politico di altri esponenti del Pd. Qualche giorno fa Libero ha titolato: “Per stendere Renzi bisogna sparargli”. Obiettivamente un linguaggio che va ben oltre quello di dare un “buffetto”. Renzi per tutta risposta ha minimizzato e ironizzato: “Non mi sento minacciato da Feltri…”. Ci sarebbe piaciuto che il Pd ed Emiliano avessero avuto lo stesso atteggiamento – concludono -. Del resto, la manifestazione di oggi ha dimostrato che in piazza sfilavano professionisti con un camice bianco e non facinorosi e violenti.”

sabato 11 Novembre 2017

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