Cultura

Le bellezze di Canosa di Puglia fra storia e turismo in onda su Rai 3

Sabino Del Latte
Lino Banfi
All'interno del focus "Tg Itinerante"
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A pochi giorni di distanza dalle riprese della troupe di Rai 1 relative al programma “Linea Verde Estate”, Canosa di Puglia torna ad essere sotto la lente d’ingrandimento del più importante gruppo televisivo italiano, questa volta su Rai 3 all’interno del focus “Tg Itinerante” in onda ieri sabato 25 luglio alle ore 14.00.

Attraverso storia, cultura, tradizioni, archeologia ed enogastronomia, gli inviati hanno avuto modo di mostrare a tutti i telespettatori quale sia l’inestimabile bellezza di Canosa di Puglia che anno dopo anno sta riuscendo nell’intento di emergere sempre di più sia a livello regionale che a livello nazionale.

A rappresentare in maniera egregia si sono succeduti Don Felice Bacco, parroco della Cattedrale di San Sabino, la guida archeologica Renato Tango, Sergio Fontana Presidente della Fondazione Archeologica Canosina, Giovanni Pansini membro della Pro Loco del Presidente Elia Marro, Clemente Cirillo con le sue prelibatezze culinarie ed infine Lino Banfi, colui che da anni esporta in tutta Italia la “canosinità”.

Quest’ultimo, fra le innumerevoli questioni sollevate nella sua breve intervista, ci ha tenuto senza ombra di dubbio ad evidenziare quanta ricchezza storica ed archeologica abbia da offrire la città di Diomede, concludendo di avere ancora come intenzione quella di rendere Canosa di Puglia patrimonio Unesco.

In collegamento direttamente dal Parco Archeologico di “San Leucio”, gli inviati Giorgio Demetrio e Gianvito Cafaro hanno esordito fin da subito sottolineando la particolarità della nostra città quale quella della presenza dei numerosi ipogei e siti archeologici, delle tombe a camera di derivazione greca. In particolare, dopo aver mostrato l’ipogeo “Scocchera”, ci si è concentrati sul Parco Archeologico di “San Leucio” che conserva la basilica paleocristiana più grande di tutta la Puglia realizzata da San Sabino su un tempio etrusco-italico dedicato alla dea Minerva.

Il viaggio nella storia è proseguito attraverso la rivisitazione dei saccheggi dei barbari e dei saraceni, per poi giungere all’epoca normanna in cui Canosa riuscì a risorgere. Sotto la lente d’ingrandimento del “Tg Itinerante” anche la Cattedrale di San Sabino e assieme a quest’ultima Palazzo Sinesi che, tra l’altro, racchiude parte del patrimonio culturale ed archeologico canosino. Una volta terminato questo piccolo viaggio nella storia del nostro paese, si è passati anche ad illustrare il lato enogastronomico con Clemente Cirillo che si è dilettato nell’illustrare il “grano arso” e il “prosciutto di pane”, con in seguito un piccolo focus religioso sulla processione della “Desolata” del Sabato Santo che da anni attira numerosi turisti, giornalisti e religiosi.

La nostra città è stata quindi illustrata come meglio non si poteva ma al di là di ogni intervento, quello che forse più ha colpito per semplicità ed importanza, a maggior ragione in questo periodo storico che ci ritroviamo ad attraversare, è sicuramente quello di Lino Banfi. Il nostro concittadino ha invitato tutti i suoi “paesani” ad essere più coesi, uniti, come un sol uomo, evitando di creare diatribe varie. Insomma, solo attraverso l’unione d’intenti, la compattezza e tanta volontà, si potrà far diventare la “piccola Roma” un unicum di bellezza e vitalità.

domenica 26 Luglio 2020

(modifica il 16 Giugno 2022, 16:07)

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