Cultura

La FAC e la valorizzazione del patrimonio culturale nella pubblicazione di Luigi Di Gioia

La Redazione
Luigi Di Gioia  discute una tesi di laurea sulla Fondazione Archeologica Canosina
Una tesi di laurea in Gestione e organizzazione delle aziende culturali
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Il tema della valorizzazione del patrimonio culturale è attualmente molto dibattuto. Tra gli aspetti più interessanti e complessi della valorizzazione vi è certamente quello legato alle forme di gestione.

La peculiarità del patrimonio culturale italiano sta nella capillarità della sua diffusione, nella sua parcellizzazione tra diversi enti proprietari (Stato, Enti locali, privati, Chiesa, ecc.), risultando una ‘eredità’ straordinaria e complessa che richiede formule innovative di gestione.

Da più parti è stato evidenziato che la gestione di questa ‘eredità’ non può essere più solo ed esclusivamente in mano allo Stato e alle strutture pubbliche, pertanto il dibattito sulle modalità di gestione dei beni culturali fa emergere la necessità di un’alleanza tra pubblico e privato, tra istituzioni e società civile.

Questa tesi, in ‘Gestione e organizzazione delle aziende culturali’ del corso di Laurea Magistrale in ‘Management dei Beni Culturali’, discussa il 13 novembre 2018 presso l’Università di Macerata, si propone di analizzare un case study inerente una piccola realtà locale in Puglia, impegnata da diversi anni nella gestione dell’ingente patrimonio culturale e archeologico di Canosa di Puglia (BT), in un interessante connubio tra istituzioni e cittadini: la Fondazione Archeologica Canosina.

È stato necessario partire dalla conoscenza del sistema legislativo vigente in materia di valorizzazione dei beni culturali, dalla definizione dei ruoli degli attori coinvolti (Stato, Regioni, Enti locali e soggetti privati), dalla necessaria analisi dei modelli di governance e dei rapporti di cooperazione tra pubblico e privato, evidenziando infine il ruolo del Terzo Settore e, in particolar modo, delle fondazioni di partecipazione, anche attraverso la descrizione di alcuni casi esemplari.

Condividendo l’idea che la forma giuridica della fondazione di partecipazione possa essere uno strumento utile per definire un’alleanza tra pubblico e società civile, specialmente nei contesti locali e periferici, l’obiettivo che questa tesi si pone, attraverso la raccolta di materiali bibliografici, testi, documenti e materiali d’archivio, nonché di dati e informazioni utili all’analisi dell’organizzazione interna della Fondazione Archeologica Canosina e del sistema di gestione del patrimonio culturale ad esso affidato, è quello di fornire alcune proposte migliorative, affinché si possa generare un modello virtuoso come premessa per la creazione di un museo/territorio e di nuove strategie di marketing.

Il libro è in vendita a questo link

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venerdì 24 Luglio 2020

(modifica il 16 Giugno 2022, 16:07)

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