Cultura

Settimana Santa, il 20 aprile la processione della Desolata

La Redazione
desolata
Un cammino di preghiera in attesa del Sabato Santo
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Manca circa un mese e mezzo alla Santa Pasqua e, come ogni anno, sono attesi numerosi devoti per assistere ai riti suggestivi della Settimana Santa in città.

Sabato 20 aprile il tradizionale appuntamento con la processione della Desolata, che partirà alle ore 9:00 e attraverserà le vie principali della città.

In attesa della processione, i parroci della chiesa di San Francesco e Biagio Don Carmine Catalano e Don Antonio Turturro hanno indetto un cammino di preghiera dei “Sabati della Desolata”.

I Sabati della Desolata saranno caratterizzati da:

ore 17:30 – preghiera del S. Rosario;

ore 18:00 – celebrazione S. Messa;

ore 18:40 – breve riflessione e attualizzazione su una “Desolazione della Vergine Maria”

Programma

sabato 2 marzo, prima desolazione, è prevista la partecipazione dei portatori;
sabato 9 marzo, seconda desolazione, è prevista la partecipazione del servizio d’ordine;
sabato 16 marzo, terza desolazione, è prevista la partecipazione delle mamme (angioletti);
sabato 23 marzo, quarta desolazione, è prevista la partecipazione della banda musicale;
sabato 6 aprile, quinta desolazione, è prevista la partecipazione delle ragazze del coro.

Il culto della Desolata è molto forte a Canosa ed è considerato uno dei riti religiosi più importanti e significativi del periodo che precede la Pasqua. A questa antica processione, oltre alle numerosissime donne vestite in nero, partecipano anche molti bambini vestiti da angioletti, ognuno dei quali ha tra le mani un simbolo della Passione di Cristo come la corona di spine, le fruste, i dadi, la tenaglia, i chiodi.

Il gruppo scultoreo, realizzato in cartapesta policroma raffigura la Madonna Desolata ed è opera dello scultore napoletano Giuseppe Catello. La Vergine Maria, in abiti scuri, è seduta a fianco del sepolcro di Gesù Cristo su cui campeggia una croce e un’iscrizione latina “POSUIT ME DESOLATAM”. Su di Lei è un angelo in volo che le pone l’aureola sul capo. La Desolata ha il volto dolente e gli occhi pieni di lacrime; la mano destra regge un fazzoletto bianco mentre la sinistra mostra il suo Sacro Cuore

Il simulacro della Madonna Desolata è stato restaurato lo scorso anno dai maestri andriesi Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro, che hanno eseguito dei lavori per la disinfestazione del tarlo, per la la riqualificazione di alcune parti e per il definitivo restauro.


venerdì 1 Marzo 2019

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