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Come sopravvivere all’obbligo di fatturazione elettronica?

La Redazione
Come sopravvivere all’obbligo di fatturazione elettronica?
5 consigli utili per affrontare il cambiamento secondo il dottor Fabio Romano
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Il primo gennaio è una data segnata in rosso sul calendario no perché è il primo dell’anno, ma perché è diventata obbligatoria la fatturazione elettronica tra soggetti privati con partita Iva e verso i consumatori finali.

Dopo aver parlato del cambiamento a cui le aziende e non solo, dovranno adeguarsi nell’articolo che potete leggere cliccando qui, adesso affronteremo, grazie al dottor Romano, alcune delle perplessità che in questi primi giorni del 2019 affliggono gli imprenditori.

Introdotta dalla legge di bilancio del 2018 varata dal governo Gentiloni, la misura impone l’emissione di fattura digitale per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. Abbiamo intervistato Fabio Romano, dottore commercialista e tributarista, titolare dell’omonimo studio di Andria nonché socio dello studio associato Okto & Partners di Trani, per chiedergli di riassumere in 5 punti il funzionamento della fatturazione elettronica.

Per chi ancora non lo sapesse, cos’è la fattura elettronica?

“La fattura elettronica – spiega il dottor Fabio Romano – è un documento informatico, in formato strutturato XML, trasmesso per via telematica al Sistema di interscambio (Sdi) e da questo recapitato al soggetto ricevente, non contenente macroistruzioni o codici eseguibili tali da attivare funzionalità che possano modificare gli atti, i fatti o i dati nello stesso rappresentati.

È attraverso lo Sdi, struttura istituita dal ministero dell’Economia e già utilizzata nell’ambito della fatturazione elettronica nei confronti delle pubbliche amministrazioni, che avviene la trasmissione delle fatture elettroniche. Le fatture possono essere trasmesse allo Sdi direttamente dal soggetto obbligato a emetterle”.

Quali sono i passaggi che chi emette fattura deve tenere a mente?

“Possiamo riassumere così i passaggi fondamentali:

  • la fattura elettronica viene compilata tramite un software di fatturazione elettronica;
  • viene firmata digitalmente (tramite firma elettronica qualificata) dal soggetto che emette la fattura o dal suo intermediario in modo da garantire origine e contenuto;
  • chi emette la fattura dovrà poi inviarla al destinatario tramite il Sistema di interscambio che, per legge, è il punto di passaggio obbligato per tutte le fatture elettroniche emesse verso la pubblica amministrazione e verso i privati;
  • dopo i controlli tecnici automatici, il Sistema di interscambio provvede a recapitare il documento alla pubblica amministrazione o al soggetto privato a cui è indirizzato.

Il Sistema di interscambio funge quindi da snodo tra gli interessati e ha il compito di verificare che il formato del documento ricevuto sia corretto e che i dati inseriti siano completi.

Il modo più semplice per compilare una fattura elettronica – sostengono dallo Studio Romano– è farlo attraverso un software di fatturazione o gestionale, strumento indispensabile per affrontare al meglio il cambiamento, ovvero, affidandosi ad uno studio professionale organizzato e strutturato a tal fine. La procedura per fatturare è sempre la medesima. Nel primo caso sarà sufficiente redigere la fattura e poi, anziché stamparla o salvarla in pdf per inviarla via e-mail, generare il file fattura nel formato XML; nel secondo caso invece basterà inviare la fattura nel formato che si è sempre utilizzato allo studio che provvederà a renderla elettronica.

La stessa Agenzia delle entrate, per semplificare una procedura che almeno nella fase iniziale, per i cambiamenti che comporta, così semplice non sembra, ha messo a disposizione dei soggetti tenuti a rispettare l’obbligo una serie di strumenti, tra i quali i più importanti sono:

  • un software installabile sul computer per la predisposizione della fattura elettronica;
  • un’app accessibile mediante le credenziali Fisconline/Entratel, e procedura web per la predisposizione e la trasmissione allo Sdi della fattura elettronica;
  • un servizio web che permette la creazione di un codice a barre bidimensionale QR-code che consentirà l’acquisizione automatica delle informazioni anagrafiche Iva del destinatario e del relativo “indirizzo telematico”.

A quali sanzioni si può andare incontro ?

“Nel caso in cui l’operazione rilevante non venga documentata mediante fattura emessa in formato strutturato XML e trasmessa allo Sdi, ovvero laddove non provveda alla regolarizzazione di una fattura scartata, la fattura si considererà come non emessa rendendo applicabili le stesse sanzioni previste in caso di violazione degli obblighi di documentazione, registrazione e individuazione delle operazioni soggette a Iva.

Un’altra novità introdotta dal decreto fiscale – dicono dallo Studio Romano- è lo slittamento dei termini per la sanzione agli inadempienti. Il periodo entro il quale la tardiva predisposizione e trasmissione della fattura elettronica non sarà soggetta a sanzione è stato esteso fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili, a condizione che l’emissione della stessa avvenga entro il termine di liquidazione dell’IVA relativa al periodo in cui l’operazione si considera realizzata. L’emissione della fattura oltre la data di liquidazione dell’IVA comporterà l’applicazione di una sanzione ridotta al 20 per cento.

Per esempio, se il 20 gennaio un operatore mensile consegna dei beni al cliente, potrà emettere e trasmettere la fattura allo Sdi entro il 15 febbraio senza incorrere in alcuna sanzione, ed entro il 15 marzo corrispondendo una sanzione per ritardata emissione del documento ridotta al 20% del suo ammontare; a tale sanzione è, inoltre, applicabile l’istituto del ravvedimento operoso.

A partire dal 1° luglio 2019 gli operatori potranno emettere la fattura immediata entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione, indicando in fattura la data di effettuazione dell’operazione”.

Chi è esonerato dalla fatturazione elettronica?

“Non tutti sono soggetti all’obbligo di emettere fattura in formato elettronico- avvisa il dottor Romano-sono esonerati coloro che applicano i regimi forfettario, dei minimi o di vantaggio e sono, inoltre, escluse le cessioni di beni e le prestazioni di servizi verso i non residenti, sia comunitaria sia extra.

Con la recente conversione in legge del decreto fiscale, la fatturazione elettronica obbligatoria è stata ulteriormente aggiornata. Tra le novità vi è l’allargamento della platea degli esonerati che ora vede, oltre ai minimi, ai forfettari e alle imprese agricole che applicano il regime speciale Iva, anche i soggetti non residenti identificati ai fini Iva in Italia; gli operatori sanitari solo per il 2019 e solo per le fatture relative ai dati inviati al sistema della tessera sanitaria; e le associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato per il regime speciale”.

Come lo Studio Romano ha scelto di aiutare i propri clienti in questo passaggio?

“Per i nostri clienti abbiamo deciso di mettere a disposizione una mini guida gratuita sulla fatturazione elettronica in cui vengono analizzati e spiegati i requisiti, risolti gli eventuali dubbi e stabilite le attività da svolgere, in maniera chiara e schematica. Un modo per garantire un servizio efficiente a chi ci ha scelti come guida nel nuovissimo mondo della fatturazione elettronica”. Inoltre, a seconda delle dimensioni, per i più piccoli ci siamo addossati l’onere dell’emissione e ricezione delle fatture elettroniche, in modo che per tale tipologia di clienti non cambi assolutamente nulla rispetto al passato; per i clienti medi non dotati di un efficiente reparto amministrativo abbiamo in più predisposto la possibilità di gestire per loro conto anche tutte le scadenze dei pagamenti e degli incassi, nonché la possibilità di avere un cruscotto attraverso il quale monitorare in tempo reale i risultati della propria azienda; infine per i clienti più strutturati abbiamo invece disposto reportistiche ed analisi più complesse a seconda delle varie esigenze. Conclude il dott.Romano.

Scarica la nostra guida gratuita alla fatturazione elettronica: clicca qui.

Contatti

Gli esperti dello Studio del dott. Fabio Romano sono a disposizione per ogni genere di chiarimento o consiglio nella sede di via Napoli n° 90, Andria.

Telefono e fax: 0883 882744

Email: info@studiofabioromano.it

Email: segreteria.studioromano@gmail.com


venerdì 4 Gennaio 2019

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