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Discarica Tufarelle, il Consiglio di Stato si esprimerà a giugno

La Redazione
Discarica Tufarelle
Rinviata la sentenza prevista il 10 gennaio, resta per il momento l'autorizzazione della Provincia BAT all'ampliamento dell'impianto
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Nessuna sospensiva e nessun giudizio nel merito sul caso Tufarelle. Questo è quanto emerge dalla prima pronuncia del Consiglio di Stato sui ricorsi presentati dal Comune di Minervino Murge e Canosa di Puglia, contro il giudizio del TAR che ha confermato l’autorizzazione alla realizzazione della discarica di rifiuti speciali concessa all’azienda Bleu. Si tratta in realtà di un rinvio del pronunciamento del massimo tribunale amministrativo che era previsto in data giovedì 10 gennaio, che è stato protratto al 20 giugno prossimo, data in cui dovrebbe uscire la sentenza. Resta quindi invariata la situazione, con i comuni da una parte ad osteggiare il progetto, e dall’altra l’azienda con tutte le carte in regola per realizzare l’impianto, che a quanto pare è già in fase di cantierizzazione.

Nessuna reazione ufficiale per il momento delle parti in causa, restano comunque gli strascichi politici che la vicenda ha procurato, a partire dal rimpasto della giunta Mancini, che ha visto l’allontanamento del vicesindaco Brizzi dall’esecutivo cittadino, che aveva mostrato margini di favore nei confronti della realizzazione della discarica, atteso il giudizio negativo per il comune del TAR. Lo stesso Brizzi aveva chiarito al nostro giornale che aveva chiesto all’Amministrazione un approfondimento sulla questione per valutare costi e benefici di un eventuale nuovo ricorso in tribunale, e relative conseguenze. Questo atteggiamento non è piaciuto alla Sindaca che ha rimosso Brizzi dal suo incarico. A seguire la prima cittadina si è rivolta agli esponenti del Governo nazionale e del Parlamento per chiedere un intervento affinché la realizzazione della discarica fosse evitata. Nessuna risposta o presa di posizione è giunta dal Governo M5S-Lega fino a questo momento, dal Comune fanno sapere che è giunta solo una nota da parte del senatore Dario Damiani (Forza Italia) che ha assicurato un’interrogazione parlamentare sul tema.

lunedì 14 Gennaio 2019

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