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Asl Bt, Presentato sportello di contrasto al gioco d’azzardo patologico

La Redazione
Presentato stamane lo sportello di contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico della Asl Bt
Il dottor Mansi: «Il gioco d'azzardo è in netta espansione e necessita di un approccio globale e multispecialistico. Saremo sul territorio per fare informazione e comunicazione, creeremo un gruppo di auto-aiuto»
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Presentato stamane, 30 luglio, a Barletta, presso la sede del Distretto Socio-Sanitario (piazza Umberto I), il GAP della Asl Bt: lo sportello di contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte l’avv. Alessandro Delle Donne – Direttore Generale Asl Bt; il dott. Giulio Rocco Schito – Direttore Amministrativo Asl Bt e il dott. Gianfranco Mansi – Responsabile Gap e Dipartimento Dipendenze Patologiche.

Il GAP si pone come obiettivo la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette da ludopatia. Afferisce al Dipartimento delle Dipendenze patologiche e propone un approccio globale alla patologia con il diretto coinvolgimento di tutti gli altri enti pubblici e privati del territorio.

Il GAP – Gioco D’Azzardo Patologico della Asl Bt è già attivo a Barletta presso la sede del Distretto Socio-Sanitario (ospedale vecchio) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; da settembre sarà attivo anche il lunedì e il venerdì dalle 16 alle 19.


Il Gap è articolato come servizio territoriale del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, è ubicato strategicamente in area sanitaria in cui non sono presenti gli altri servizi per le dipendenze per facilitare l’accesso degli utenti e propone un approccio multispecialistico con la presenza di medici, psicologi-psicoterapeuti, infermieri, assistenti sociali ed educatori professionali. L’equipe multidisciplinare prende in carico sia il soggetto portatore della patologia che i suoi familiari, proponendo in collaborazione con enti esterni anche consulenze legali e finanziarie.

L’equipe attiva presso il Gap ha già partecipato a corsi di formazione specifici, organizzati dalla Regione Puglia, per sostenere al meglio e nella maniera più efficace il processo di presa in carico, cura e riabilitazione.

Il servizio è stato attivato da pochi mesi e ha già preso in carico 19 utenti: si tratta prevalentemente di maschi di età compresa tra i 18 e i 73 anni. Nel corso del 2017, invece, ai servizi del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche del territorio hanno fatto riferimento più di 100 utenti.

Alla cerimonia di inaugurazione anche il dott. Corvasce che, da poche settimane in pensione, si è detto soddisfatto per aver lavorato alla istituzione dello sportello.

Il GAP opera a Barletta ma non è escluso che si relazionerà su quelle che sono le realtà associative territoriali che già operano in materia di contrasto al gioco d’azzardo patologico, come ad esempio, lo sportello “Vinco IO” della comunità Migrantesliberi che opera sul territorio andriese seppur servendo numerosi utenti provenienti dall’intera sesta provincia pugliese e l’Oasi 2 che invece opera su Trani.

Ad inaugurare la sede stamattina c’era anche don Geremia Acri, da sempre attento alla problematica e fondatore dello sportello “Vinco IO”: «Sia un servizio di attenzione alla cura della persona. Il gioco d’azzardo patologico chiede l’intervento di tutti noi: medici, sacerdoti, educatori, siano mossi dal bisogno di salvare l’uomo. Comunque, sempre e nonostante tutto».

«Abbiamo attivato il Gap, come centro unico di riferimento per il gioco patologico su progetto regionale – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – con il finanziamento della Regione Puglia abbiamo ristrutturato i locali ora adibiti al servizio e abbiamo avviato le attività di cura e riabilitazione. Si tratta di un servizio di fondamentale importanza perché affronta una problematica in netta espansione, che riguarda una popolazione molto vasta e i cui confini ancora non sono evidenti. Penso, per esempio, ai giovanissimi ai quali ci rivolgeremo con campagne di comunicazione specifiche».

«Il gioco d’azzardo è una problematica socio-sanitaria – dice Giulio Rocco Schito, Direttore Amministrativo Asl Bt – e come tale va affrontato. Per questo per noi è importante il coinvolgimento di tutte le istituzioni del territorio che possono sostenere il lavoro di cura e riabilitazione del centro: abbiamo fortemente voluto la presenza e la partecipazione della Prefettura, dei Comuni con i loro servizi di assistenza sociale, le associazioni di volontariato, le diocesi e gli enti privati che già propongono iniziative di aiuto e sostegno dei soggetti affetti da gioco d’azzardo. La rete, in questo caso più che mai, è fondamentale per sostenere le attività di riabilitazione. L’obiettivo è quello di ridare agli utenti che si rivolgono al servizio, una vita serena ed equilibrata».

«L’equipe attiva sul Gap è fortemente motivata – dice Gianfranco Mansi, responsabile del servizio – abbiamo partecipato a un corso di formazione organizzato dalla Regione Puglia e per noi, che già conosciamo la problematica, era molto importante costituire un servizio territoriale di riferimento. Il gioco d’azzardo è in netta espansione e necessita di un approccio globale e multispecialistico. Abbiamo molti progetti: saremo sul territorio per fare informazione e comunicazione, creeremo un gruppo di auto-aiuto, lavoreremo affianco dei servizi sociali già attivi».

lunedì 30 Luglio 2018

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