Riceviamo questa lettera del consigliere comunale del gruppo misto Enzo Princigalli:
“Ammesso che l’Amministrazione stia applicando il diritto, cosa sulla quale ho fondati dubbi, io mi chiedo se abbia un senso massacrare e mettere in ginocchio una delle poche attività eccellenti, una famiglia ed i suoi dipendenti opponendo una presunta tutela di beni culturali in un città desertificata nella quale siti archeologici versano ignorati in stato di abbandono e degrado e nella quale prolifera indisturbato l’abusivismo senza regole.
Un’amministrazione intransigente con gli imprenditori onesti e coraggiosi e tollerante con gli abusivi si qualifica solo per la sua muscolare arroganza nascondendo la propria incapacità dietro il paravento di una presunta legalità. Sono stato tollerante con voi ma non posso più restare indifferente di fronte alle lacrime di un onesto lavoratore. Se siete vili o incapaci o peggio ostaggio di una burocrazia ottusa c’è una sola strada, dimettersi e lasciare nuovamente ai cittadini la parola. Se invece avete un minimo di resipiscenza assumetevi le responsabilità di chi vuole davvero amministrare la Città tutelando ciò che resta di un’economia devastata.”