“Sono pronto a ripresentare la mia proposta di legge regionale sull’obbligo
vaccinale, qualora sia l’abrogazione l’obiettivo nascosto tra le vaghe parole
del contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega-Salvini”. Lo dichiara il
consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati, proponete
di una pdl sull’obbligo vaccinale il cui iter venne sospeso per l’entrata in
vigore dell’omologa norma nazionale.
“Nei governi che vorremmo – dice Amati – non può essere concesso spazio alla
malattia travestita da libertà, sulla base di un malinteso: il diritto di
scelta. Non esiste il diritto a scegliere, se esso non è in grado di superare il
confronto con il dovere di non nuocere agli altri.
Lo dice la logica elementare ed anche l’articolo 2 della Costituzione”.
“Quando un programma di governo – aggiunge perciò l’esponete
del Pd pugliese – è volutamente equivoco su questo punto, magari per derubare
con destrezza consensi fondati sull’emotività delle persone, non c’è null’altro
che possa farlo diventare apprezzabile o in grado di farlo somigliare ad ognuno
di noi prima ancora che ai nostri partiti. Infatti – conclude – non ci somiglia
per niente, come avrebbe detto Edward Jenner, padre della vaccinazione, a Jonny
Stecchino, padre della dissimulazione”.