Politica

Riordino ospedaliero, Pd Canosa: “Bat provincia con meno posti letto”

La Redazione
Ospedale Canosa
La situazione analizzata da Mara Saracino, componente della Segreteria del PD di Canosa, e Antonio Imbrici, consigliere comunale
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Con il D.M. n.70/125 del Ministro Balducci, in forza al Governo Monti, e Legge di Stabilità 2016, è stato stabilito che la Nazione necessitava di una riduzione della dotazione di posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del Servizio Sanitario Regionale. Abbiamo scoperto così che 3,7 posti letto per 1000 abitanti (per riabilitazione e lungodegenza) erano sufficienti ad assicurare il diritto alla salute dei cittadini.

La Regione Puglia con numerosi atti legislativi: la Deliberazione della Giunta Regionale 1933 del 30 Novembre 2016, il Regolamento Regionale del Marzo 2017 ed in ultimo la Deliberazione della Giunta Regionale n.53 del Gennaio 2018, ha razionalizzato i posti letto dando seguito alle direttive della Legge di Stabilità.

Secondo un’analisi di Mara Saracino, componente della Segreteria del PD di Canosa, Proviamo a capire in che modo, provincia per provincia, sono state stabilite le dotazioni.

Foggia. Per una popolazione complessiva di 628.556 abitanti, un totale di 2569 posti letto divisi in 3,60 per malati acuti, 0,34 per riabilitazione, 0,12 per lungodegenza. Per un totale di 4,06 posti letto per mille abitanti.

Bari. Per una popolazione complessiva di 1.260.142 abitanti, un totale di 4656 posti letto divisi in 3,16 per malati acuti, 0,43 per riabilitazione, 0,08 per lungodegenza. Per un totale di 3,67 posti letto per mille abitanti.

Taranto. Per una popolazione complessiva di 583.479 abitanti, un totale di 1702 posti letto divisi in 2,37 per malati acuti, 0,42 per riabilitazione, 0,10 per lungodegenza. Per un totale di 2,89 posti letto per mille abitanti.

Brindisi. Per una popolazione complessiva di 397.083 abitanti, un totale di 1089 posti letto divisi in 2,28 per malati acuti, 0,34 per riabilitazione, 0,10 per lungodegenza. Per un totale di 2,89 posti letto per mille abitanti.

Lecce. Per una popolazione complessiva di 802.082 abitanti, un totale di 2455 posti letto divisi in 2,60 per malati acuti, 0,36 per riabilitazione, 0,11 per lungodegenza. Per un totale di 3,25 posti letto per mille abitanti.

BAT. Per una popolazione complessiva di 392.546 abitanti, un totale di 817 posti letto divisi in 1,72 per malati acuti, 0,23 per riabilitazione, 0,13 per lungodegenza. Per un totale di 2,08 posti letto per mille abitanti.

I dati qui riportati, sono sufficientemente eloquenti per comprendere quanto la nostra Provincia sia di gran lunga penalizzata rispetto alle altre – dichiara Saracino -. Si tratta della Provincia con meno posti letto in assoluto…e non ci è dato sapere il perché. È altrettanto evidente che, il minor numero di posti letto, porta con se anche un minor numero di servizi e l’allungarsi delle liste di attesa.

Inoltre la ASL BAT soffre di una pessima distribuzione di Ospedali rimasti “attivi”. I presidi sono ad Andria, Barletta, Bisceglie, tutti molto vicini tra loro ma nessuno equidistante da Canosa di Puglia, Minervino, Spinazzola, Trinitapoli, San Ferdinando, Margherita, Trani, ai quali sono rimasti per ora solo i Punti di Primo Intervento che a breve, secondo quanto stabilito dal Regolamento Regionale, dovranno accontentarsi del servizio 118.

Ora, prevedere cosa accadrà quando anche i PPI saranno chiusi – dice Saracino – è assai facile purtroppo. I pazienti dei 7 su 10 paesi della BAT saranno costretti a recarsi negli unici tre PS che in realtà risultano in affanno già ora. O, peggio ancora, saranno costretti ad andare in Presidi Ospedalieri di altre ASL!

Del resto, che a due anni dall’inizio di questa scellerata ristrutturazione, la ASL BAT sia in sofferenza lo ha indicato chiaramente l’ultimo rapporto del Programma Nazionali Esiti (PNE) sviluppato ad AGENAS – l’istituto di statistica che fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure prodotte nell’ambito del servizio – per conto del Ministero della Salute.
Senza considerare che il piano di riordino non prevedeva solo la chiusura, prima degli Ospedali e poi dei PPI, ma anche la costruzione di un Ospedale di II livello (che non c’è in tutta la BAT) e la trasformazione dell’Ospedale di Canosa in un Centro Risvegli. Ad oggi invece, di tutto il piano di riordino, si sono attuati SOLO i tagli.”

“Non possiamo negarlo – dice il consigliere comunale Antonio Imbrici – anche rispetto ad una semplice analisi dei dati che lascia basiti: la BAT ha 817 posti letto per quasi 400 mila persone. Oltre 250 in meno rispetto alla Provincia di Brindisi che conta lo stesso numero di abitanti. Questi posti letto in meno significano meno reparti e meno specialisti nei nostri ospedali, ma anche liste d’attesa per visite ed esami sempre più lunghe e penalizzanti.

Non possiamo assistere come spettatori ad ulteriori penalizzazioni: di queste ore è la notizia del taglio di 10 posti letto al reparto geriatria dell’Ospedale di Canosa che si aggiungono ai già prepotenti tagli degli scorsi anni, avvenuti senza neanche il confronto con i territori.”

venerdì 11 Maggio 2018

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