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Ospedale, Pd Canosa: “Ennesimo schiaffo ai canosini, non possiamo tacere”

La Redazione
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Le dichiarazioni di Giovanni Suriano e Antonio Imbrici
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In seguito alle voci allarmanti della chiusura del Pronto Soccorso di Canosa e dell’approvazione del piano di riordino ospedaliero è intervenuto il Pd di Canosa.

Il vice Segretario del PD di Canosa con delega al welfare, Giovanni Suriano: “Come Partito Democratico di Canosa non possiamo tacere rispetto all’ennesimo schiaffo in faccia ai canosini. Il piano di riordino e in particolare la paventata chiusura del Pronto soccorso sono il punto di arrivo temuto: offerta di salute ridotta all’osso. Abbiamo immediatamente sollecitato i nostri consiglieri regionali Mennea e Caracciolo ad assumere iniziative a tutela del nostro territorio, non disdegnando azioni di protesta civile nei confronti della Presidenza. Siamo certi che si attiveranno e attendiamo risposte celeri. E lo stesso Emiliano comprenderà le nostre ragioni. Siamo altresì supportati dal Segretario Provinciale Pasquale Di Fazio”.

Aggiunge Giovanni Suriano: “ho convocato con urgenza gli organismi dirigenti del circolo locale del nostro partito. Abbiamo bisogno di aprire un dibattito schietto e profondo. Abbiamo letto con attenzione la documentazione proveniente dai funzionari della Regione Puglia ed avvallata da buona parte dei gruppi politici. Ebbene, i report statistici che giustificherebbero questa pseudo razionalizzazione dei servizi di emergenza a nostro avviso portano nella direzione opposta: occorre potenziare il nostro Ospedale, anche con soluzioni nuove che tengano conto dei vincoli di bilancio. La popolazione, dopo anni di spietate cure dimagranti, è esasperata e non può curarsi. Ogni giorno raccogliamo testimonianze di disagio, specie tra la popolazione anziana. La lista delle inefficienze è lunga: liste di attesa, visite specialistiche bloccate, reparti che scoppiano nei vicini ospedali di Andria e Barletta, demotivazione del personale medico e paramedico, lungaggini e disorientamento la fanno da padrone e alla fine molti concittadini rinunciano a curarsi. Questo territorio è da tempo in stato di profonda sofferenza sociale, più che altrove. Andrebbe seguito con maggiore attenzione e invece viene penalizzato oltremodo. Chiediamo un minimo di buon senso. I numeri parlano chiaro e certificano diseguaglianze inaccettabili nella tutela della salute tra le varie province pugliesi. La documentazione a supporto delle decisioni che stanno prendendo Consiglio Regionale pugliese e Giunta ci pare “orientata” pare scarsamente obiettiva, vi sono palesi contraddizioni, le grandi città sembrano avvantaggiate anche perché in esse si concentrano le strutture private convenzionate. E i cittadini della periferia cosa sono? Canosa, Minervino e Spinazzola sono zone in cui possiamo sospendere il diritto alla salute? Cittadini di seria A e cittadini di serie B in una lotta tra poveri in nome di un riformismo che danneggia gran parte della popolazione già stremata da una crisi economica e occupazionale senza fine. Noi come Partito Democratico faremo la nostra parte ad ogni livello. Ci preoccupano il silenzio e l’approccio attendista di gran parte dell’establishment regionale. Ci preoccupa una certa prudenza del Sindaco Morra e di altri esponenti politici locali che in passato hanno governato per tanti anni a livello comunale e provinciale vantando amicizie altolocate che di fatto non hanno prodotto nessun vantaggio per i canosini, anzi. Non vorremmo che dietro tali incomprensibili silenzi si celino tatticismi di parte che non guardano agli interessi della comunità ma che mirano a trovare il momento opportuno per attaccare gli avversari politici con argomentazioni populiste e demagogiche, quasi che si vivesse in uno stato perenne di campagna elettorale. Chiediamo senso di responsabilità perché i diritti dei cittadini non si soddisfano con la politica urlata ma con ragionamenti pacati. D’altro canto la storia dell’Ospedale di Canosa la conosciamo bene. Una lunga storia di graduale impoverimento che ha trovato appoggi in una sorta di partito trasversale occulto. Ci poniamo con preoccupazione domande e non abbiamo risposte. Sarebbe grave se decisioni che riguardano la salute dei cittadini siano state prese o saranno prese mercanteggiando carriere o vantaggi di parte. Il diritto alla salute va al di là degli schieramenti, delle logiche correntizie e dei campanili.”

Il consigliere comunale Antonio Imbrici: “In qualità di Consigliere Comunale del PD, ho chiesto al Sindaco Morra di convocare con urgenza un consiglio comunale monotematico che si occupi di tale argomento che vede la nostra città e la Asl Bat penalizzate. Ho chiesto al Sindaco Morra di riferire in Consiglio Comunale circa gli esiti dell’incontro istituzionale con il Presidente Emiliano. Infine ho attivato canali di dialogo ad ogni livello istituzionale per portare alla luce ingiustizie e ridisegnare risposte concrete e soddisfacenti ai bisogni di salute dei concittadini”.

lunedì 23 Aprile 2018

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