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Elezioni politiche, entro il 31 gennaio le liste: quali candidati per la BAT?

La Redazione
Liste elettorali
Tutte le ipotesi sul tavolo delle coalizioni
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Giornate cruciali, le prossime, per definire le candidature ufficiali alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Tutti i partiti, e le coalizioni, dovranno necessariamente trovare la quadra entro il 31 gennaio, giorno in cui scadono i termini per la presentazione delle liste. Per legge, infatti, i simboli elettorali vanno depositati al Viminale tra il 44esimo e il 42esimo giorno (entro le 16) antecedente il voto (sono stati già presentati quindi tra il 19 e il 21 gennaio). Le liste devono invece essere presentate tra il 35esimo e il 34esimo giorno prima del voto, dunque tra il 29 e il 31 gennaio; lo svolgimento dei comizi elettorali potrà poi tenersi a partire dal 30esimo giorno precedente il voto, fino a 24 ore prima.

Nei collegi del nostro territorio, cioè Puglia 4 per la Camera dei Deputati, sia uninominale che
proporzionale, Puglia 1 per il Senato della Repubblica lista
proporzionale e Puglia 3 per l’uninominale
, al momento nessuna certezza su singoli nomi, sia in casa del centrosinistra che del centrodestra. I tavoli delle direzioni regionali non hanno prodotto alcuna indicazione definitiva: nel centrosinistra pesa la divisione fra le aree riconducibili a Renzi, Emiliano e Orlando; nel centrodestra, la direzione regionale riunitasi sabato 20 gennaio non ha saputo sciogliere le riserve sulle varie ipotesi in campo. Chiaramente, da oggi le valutazioni si spostano per entrambi in sede nazionale: sarà dunque a Roma che si dovrà necessariamente fare sintesi delle varie proposte emerse, entro il 31 gennaio.

Prima di passare ad esaminare le singole ipotesi di candidature nella BAT, che, ripetiamo, al momento hanno il valore di gossip o poco più, è utile dare un’occhiata agli ultimi sondaggi su scala nazionale commissionati dai partiti per avere un’idea delle intenzioni di voto degli elettori, sempre preziose per cogliere gli umori e prevedere l’ipotetica “sicurezza” di un collegio.

Stando ai dati di un sondaggio realizzato da IPSOS per il Corriere della Sera e pubblicato il 19 gennaio scorso, in Puglia il centrodestra sarebbe al 36%, in linea col dato nazionale; il centrosinistra al 23, sotto la media nazionale del 28,4; il M5S al 27, dato identico alla media del resto del Paese; infine, un altro 7,5 ad altri partiti di sinistra, che in Italia si attestano al 5,9%.

Passando ai singoli partiti, a livello nazionale il M5S è nelle intenzioni di voto del 28,1% degli italiani, il PD al 20,7, Forza Italia al 18, la Lega al 12, Liberi e Uguali all’8,7, Fratelli d’Italia 5,3, Noi con l’Italia 2,6; altri partiti di centrosinistra 4,3, altri di centrodestra 0,7, altri indipendenti 1%.

Vediamo ora la ripartizione dei collegi in Puglia. La nostra regione elegge 42 Deputati e 20 Senatori: precisamente 26 deputati col sistema proporzionale e 16 col maggioritario; al Senato 8 nei collegi uninominali e 12 con i listini del proporzionale. Il sondaggio IPSOS vede il centrodestra in Puglia sbaragliare la concorrenza nei collegi uninominali, con 11-12 seggi contro i 4-5 del M5S e nessun seggio per il centrosinistra. Chiariamo che si tratta di sondaggi su collegi uninominali privi al momento del candidato di riferimento, quindi validi come indicazione di tendenza verso l’una o l’altra coalizione ma che potrebbero subire variazioni a seconda del candidato effettivo, considerata la personalizzazione del voto che è connaturata al metodo uninominale.

Tralasciando i numeri e tornando alle vicende di casa nostra, al momento solo disponibilità a candidarsi. Nel centrosinistra in prima linea restano le candidature dei consiglieri regionali barlettani del Pd Ruggiero Mennea e Filippo Caracciolo e della presidente regionale Assuntela Messina, ma anche del segretario del PD andriese Vurchio e del presidente del Consiglio comunale di Trani Fabrizio Ferrante, renziano della prima ora. La coalizione di centrodestra potrebbe mettere in campo il consigliere regionale andriese Nino Marmo, la presidente del Consiglio comunale andriese Laura Dipilato, il consigliere comunale di Barletta Dario Damiani, il canosino Nicola Dipalma di area Cassano, il consigliere comunale tranese Pasquale De Toma</strong>; fuori dai giochi Nicola Giorgino, in quanto sindaco in carica, ma non si esclude che il primo cittadino di Andria possa dare indicazioni in merito a una candidatura.

Una curiosità sull’ipotetica candidatura di Nino Marmo: in caso di elezione, nel suo seggio di consigliere regionale subentrerebbe la barlettana Rossella Piazzolla, che da tempo nel Consiglio comunale della sua città ha preso le distanze dal centrodestra, passando al gruppo misto e avvicinandosi all’area Caracciolo del PD. Una circostanza anomala di cui sicuramente si terrà conto. Sembra sfumata del tutto l’ipotesi che il collegio uninominale della Camera possa essere opzionato da un candidato fittiano di Noi per l’Italia- UdC. Tirando le somme, sarà interessante capire quali saranno i criteri con cui il centrodestra assegnerà le candidature, anche alla luce del fatto che il deputato uscente del collegio BAT è l’andriese on. Benedetto Fucci, eletto per due legislature. Si propenderà per una sorta di riequilibrio territoriale a favore dell’altro co-capoluogo, cioè Barletta?

Al Senato, invece, come capolista nel collegio proporzionale Puglia 1 si fa sempre più insistente il nome di Licia Ronzulli con Forza Italia, già parlamentare europea dal 2009 al 2014. I consiglieri comunali barlettani Maria Campese e Carmine Doronzo avrebbero manifestato la disponibilità a candidarsi con Liberi e Uguali.

Le prime certezze arrivano dal Movimento 5 Stelle. Noti da ieri sera i nomi che compongono il listino proporzionale del M5S alla Camera: capolista il deputato uscente Giuseppe D’Ambrosio, poi Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio e Francesca Troiano.

lunedì 22 Gennaio 2018

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