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Asili nido a Canosa, perché sono ancora chiusi?

La Redazione
Maria Angela Petroni
Maria Angela Petroni (Noi con l'Italia): "Non vorremmo che tutto si riducesse alla solita politica dell'annuncio e dell'immagine di una politica populista"
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Gli asili nido a Canosa, ultimati dal 2014 e realizzati con finanziamenti regionali ottenuti dall’amministrazione Ventola, non sono ancora disponibili nonostante le rassicurazioni del sindaco, il quale, durante il consiglio comunale del 22 settembre aveva imputato il ritardo alla riapertura delle iscrizioni.

“Nonostante siano arrivate molte domande – sottolinea Maria Angela Petroni, capogruppo consiliare di Noi con l’Italia – le famiglie, ancora oggi, non riescono ad accedere a questo servizio educativo e sociale che gioca un ruolo importante nella crescita e nella formazione dei bambini.

Durante il consiglio del 27 ottobre – continua – ho chiesto ancora una volta al sindaco di fare chiarezza sui nidi. A suo dire, le chiavi erano pronte in tasca, ma ciò è stato subito smentito dal Dirigente dell’Ufficio tecnico, chiamato in causa dallo stesso sindaco. Bugie su bugie, perché poi ha addebitato i ritardi di apertura al certificato antimafia non presentato dalla cooperativa che si era aggiudicata l’affidamento del servizio. Cosa inesatta, perché doveva essere l’ente locale a richiederlo, non la cooperativa. Altro che chiavi pronte in tasca!

La situazione non ci sorprende, ma ci preoccupa molto perché, dopo anni di attesa, non vorremmo che tutto si riducesse alla solita politica dell’annuncio e dell’immagine di una politica populista – ricorda Petroni -. Questa Amministrazione sta dimostrando un forte disinteresse verso le famiglie, ma anche verso chi ha lavorato all’organizzazione dei nidi.

Per questo – annuncia – abbiamo presentato una mozione alla giunta Morra per fare chiarezza sugli asili nido</strong>; per capire una volta per tutte, quali siano i reali impedimenti che non ne hanno ancora consentito l'apertura. Chiediamo impegno preciso e non approssimativo come è stato finora."

La consigliera comunale evidenzia inoltre un filo conduttore tra la disorganizzazione del settore e il mancato funzionamento della seconda commissione consiliare, che è quella che dovrebbe occuparsi proprio di servizi sociali: “Una commissione bloccata forse perché si occupa dei problemi veri della gente? Forse perché è quella che dovrebbe dare risposte vere a chi non riesce ad arrivare a fine mese?

“Riteniamo – conclude – che le scuse accampate dal Sindaco siano solamente il tentativo di giustificare l’ingiustificabile.Al momento, l’unica certezza è che gli asili sono stati realizzati con i nostri soldi pubblici. Invitiamo le altre forze politiche di opposizione a vigilare e seguire amministrazione ed uffici preposti per la definizione di questo problema, che non è più tollerabile.”

venerdì 12 Gennaio 2018

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