Politica

Ballottaggio, Pasquale Di Fazio (Pd): “Nessuna indicazione di voto”

La Redazione
Pasquale Di Fazio
"Non c'è nessun accordo né con Morra né con Silvestri. Non ne condivido programmi e impostazione culturale. Se dovessi essere eletto consigliere a seguito della vittoria del centrodestra, ciò avverrebbe solo per i consensi"
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“Da parte mia e di chi collabora con me non ci sarà nessuna indicazione di voto in vista del ballottaggio di domenica tra Sabino Silvestri e Roberto Morra” ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale uscente Pasquale Di Fazio, che domenica 11 giugno ha ottenuto 177 voti, candidato con il Pd a sostegno del candidato sindaco Antonio Imbrici. Di Fazio entrerebbe nuovamente in Consiglio comunale in caso di vittoria di Sabino Silvestri al ballottaggio.

“Non c’è nessun accordo né con Morra né con Silvestri – ha ribadito -. Non ne condivido programmi e impostazione culturale. Se dovessi essere eletto consigliere a seguito della vittoria del centrodestra, ciò avverrebbe solo per mera matematica applicata ai consensi globali ricevuti. E se dovessi essere eletto farò l’opposizione che sono abituato a fare : schietta, dura e non corruttibile. Non sarò Presidente del Consiglio, né accetterò alcun ruolo che iberni il mio fare opposizione. Questo lo dico per chiarezza e anche in modo preventivo rispetto a chi in queste ore e in quelle che seguiranno, cerca e cercherà di tirarmi dentro la fase finale della competizione, nel tentativo di contaminare il mio essere di sinistra, non di centro-sinistra, ma di sinistra”.

E sul futuro della sua area politica: ” Lo immagino con identità riferibili alla sinistra, fatta con facce diverse anche dalla mia. Sicuramente diverse da quella di aggregazioni che appartengono ad un passato che non potrà più tornare . E in conclusione non sono tra quelli che ironizza sul risultato dei 5 stelle. Sono forti nella misura in cui la sinistra è debole perché incapace di conservare la propria identità di lotta inseguendo il mito che al centro si vince . Si vince se si ascolta la gente e si risolvono i problemi. Il resto è pura accademia . Come accademia è il concetto che il nuovo sia garanzia di risoluzione dei problemi. Non è così. Sono gli uomini e le donne che, a prescindere dal loro essere di destra, di sinistra o dei 5 stelle, hanno competenze e merito per governare amministrando.

Se il nuovo fosse la garanzia del successo allora la storia amministrativa di città come Roma e Torino, oggi governate dai 5 stelle, sarebbe sicuramente diversa – ha concluso Di Fazio -. Domenica liberi di votare chi volete, ma non inseguite format e ideologie; scegliere in relazione a onestà, competenza e libertà da vincoli. Non esiste nessun accordo vero o falso tra le varie parti che possa arginare la volontà delle persone che nascono e devono restare libere. Io domenica voterò e poi in serata a cantare ” where’s the revolution” con i Depeche Mode a Roma. Appunto , dov’è la rivoluzione?”

venerdì 23 Giugno 2017

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