Continua a far discutere l’assenza del primo cittadino Roberto Morra all’incontro sullo stato dei lavori sulla S.S. 93 tratto Canosa-Loconia, organizzato dalle associazioni Amici di Michele e Giuseppe e Arma Aeronautica Canosa di Puglia. Alle motivazioni che spiegano l’assenza del sindaco, giunte a nome dell’Ufficio Stampa del Comune, risponde Damiano Baldassarre, presidente dell’associazione Amici di Michele e Giuseppe.
“Intendo rivolgermi direttamente al sindaco – ha esordito Baldassarre -. Partiamo dal principio: l’Associazione “Amici di Giuseppe e Michele” è stata costituita il giorno 18/12/2014 e conta oggi oltre 100 associati ed oltre 1.000 simpatizzanti. Il suo scopo non è solo quello di mantenere viva e difendere la memoria di Giuseppe Pizzuto e Michele Baldassarre, deceduti senza colpa la notte tra il 23 ed il 24 agosto 2014, appena diciannovenni, vittime di una “strada assassina”, ma anche sollecitare e invitare la Pubblica Amministrazione e tutti gli Enti competenti, alla messa in sicurezza definitiva e ampliamento della Strada Statale 93 per Loconia, sulla quale avvenne il tragico incidente.
Erano in quattro – ha continuato il presidente dell’associazione – di ritorno da una festa tra amici. Non avevano bevuto, né fumato come fu confermato dagli esami tossicologici, ma un cane randagio tagliò loro la strada, come confermato da numerose testimonianze, e le cattive condizioni di manutenzione della strada causarono l’incidente. Fabio, rimase un mese in ospedale, Simone entrò in coma e fortunatamente dopo qualche tempo ne uscì; Giuseppe che era alla guida e Michele che era sul sedile posteriore non ce la fecero.
Migliaia le persone ai loro funerali, lutto cittadino per i due ragazzi appena diplomati e già con l’iscrizione all’università, mai frequentata.
L’intero paese attraversò un periodo di sgomento e di rivisitazione del rapporto tra figli e genitori e loro abitudini. Tante le iniziative di solidarietà. Di qui,a a distanza di mesi, con la costituzione dell’associazione la promozione anche dei temi legati alla vita delle Persone, in particolare di giovane età, e la celebrazione delle bellezze della vita.”
Dopo aver presentato l’associazione, già nota alla maggior parte della cittadinanza per il suo impegno sociale e concreto a favore della sicurezza stradale, Damiano Baldassarre precisa alcuni punti in merito alla polemica che sta facendo tanto discutere nelle ultime ore: “Ho sempre evitato personalismi e polemiche inutili. Non adesso, però, quando cioè siamo accusati di riferire il falso o di essere strumentalizzati. Ho invitato personalmente a mezzo whatsapp il consigliere regionale Francesco Ventola, che ha risposto in maniera affermativa; l’ex sindaco Ernesto la Salvia, che, scusandosi, mi riferiva di impegni lavorativi – il turno serale al Pronto Soccorso; ho invitato anche il sindaco Morra tramite l’assessore Gerardi, che forniva risposta apparentemente affermativa. Pertanto, è evidente che tutti gli interlocutori politici sono stati informati con lo stesso mezzo. Tra l’altro è lo stesso mezzo con il quale il sindaco mi ha contattato qualche mese fa per chiedere la partecipazione dell’Associazione all’evento “il pesciolino rosso”. Ci scuserà il sindaco Morra se questa Associazione non è strutturata, organizzata, ma si poggia solo ed esclusivamente sull’attività di volontariato di alcuni. Quindi neanche in possesso di carta intestata, sulla quale la prossima volta rivolgere l’invito formale.”
Il presidente dell’associazione Amici di Michele e Giuseppe precisa:
“Confermo l’atteggiamento del sindaco:
-Pessimista: perché non crede nel progetto. E perché il sindaco non ci crede, ma ci credono in tanti altri, non si deve portare avanti?
-Disinformato: perché il sindaco ha esordito, nel nostro incontro, dicendo che i 500mila euro, erano un avanzo di un non meglio precisato bando di gara. Falso, se non frutto di disinformazione: i fondi erano stati già individuati nel corso della nostra audizione presso la V Commissione della Regione e sono a valere sul c.d. Fondo di Rotazione.
-Preoccupato per le casse comunali: a giusta ragione, in questo caso, perché almeno dimostra attenzione per la comunità. Purtroppo, anche in questo caso, circa le modalità di restituzione delle somme nel caso di mancata realizzazione dell’opera, le informazioni in possesso del sindaco sono errate. Prego il primo cittadino di informarsi presso fonti di indubitabile certezza: la Regione, per esempio, e non qualche amico del Movimento.”
“Questa Associazione – tende poi a precisare Baldassarre – non è stata mai strumentalizzata, né lo sarà mai. Piuttosto, ha accettato la collaborazione fattiva di esponenti politici del centro-sinistra e del centro-destra, indifferentemente, ma anche di istituzioni civili e religiose e di altre associazioni. Avrebbe accettato anche la collaborazione del M5S, se fosse mai stata offerta. Concludo, non volendo ulteriormente replicare, il nostro stato d’animo anche dopo trascorsi 3 anni dai fatti, non ci consente di insistere su posizioni polemiche; e volendole, comunque, concedere fiducia, lei è il Sindaco di tutti i Canosini, a breve le chiederemo unitamente al Presidente del Consiglio Comunale di inserire, tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, una relazione e discussione sull’argomento al fine di fornire aggiornamenti a tutta la Comunità”.
“La Strada Statale 93 non potrà restituirci nessuno, né il mio Michele, né Giuseppe, e neanche Antonio Di Nunno – conclude Damiano Baldassarre -. Non è una cosa personale, di alcuni, ma interessa tutta Canosa. Per questo la invito a proseguire convintamente il percorso da noi intrapreso quale Associazione, unitamente alle altri associazioni locali, alla vecchia amministrazione, alle autorità civili e religiose, all’Anas, alla Polizia Municipale, alla V Commissione Regione Puglia – Trasporti”