Decostruire i pregiudizi che ruotano attorno al femminismo. Questo l’obiettivo dell’incontro sulle pari opportunità che si è tenuto ieri sera, 17 novembre, presso la sede di Sinistra per Canosa in via Conforti. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti, organizzati dall’associazione politico-culturale, su tematiche attuali del panorama locale e nazionale. Numerosi i cittadini che hanno preso parte al seminario tenuto dalla coordinatrice Alexia Santovito, dal prof. Nicola Bucci e dalla fotografa Anna Santovito.
L’attenzione è stata posta sull’importanza del concetto di femminismo che, pur avendo oggi un’accezione diversa rispetto ai secoli passati, fatti di lotte per diritti non riconosciuti alle donne, non deve essere generalizzato o sminuito. Allo stesso modo proprio quei riconoscimenti legali e sociali verso la parità devono essere ricordati dalla società attuale affinché non si cada in stereotipi dati dagli eccessi, che hanno contribuito a una concezione negativa del termine “femminista”. Conservazione culturale e attualizzazione delle conquiste sociali per non dimenticare che il mondo non è sempre stato così come lo viviamo. Senza contare che ci sono ancora tante, troppe donne vittime di violenze di ogni tipo.
“Non si tratta di portare avanti una lotta tra generi ma una lotta tesa al riconoscimento di tutte le identità – ha dichiarato Alexia Santovito -. Dobbiamo sentirci coinvolti e ricordare quelle donne che hanno messo le basi a quella che è la storia della rivendicazione dei diritti delle donne. Dobbiamo ritrovare e fare nostra la spinta a voler cambiare le cose; per tutte quelle donne vittime di violenza domestica, dell’ infibulazione, di tratta”.
Questo incontro è stato organizzato in vista del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione è stata allestita anche una mostra fotografica della canosina Anna Santovito. Il progetto fotografico è costituito da trenta fotografie stampate in bianco e nero, formato 20×30, che denunciano ciò che una donna vittima di violenza fisica e psicologica è costretta a subire.
“L’obiettivo del progetto, la cui idea nasce durante il corso di Politiche sociali all’Università di Bari, è contrastare un fenomeno più ampio e diffuso: la violenza sulle donne – ha dichiarato Anna Santovito -. Il gruppo di lavoro era costituito da me dalle mie ex compagne di corso che hanno posato per i miei scatti. E’ stato così possibile unire la fotografia al sociale e mostrare, attraverso la fotografia, la continua lotta contro la vergogna, il pregiudizio e il senso di colpa che queste donne sono costrette a combattere ogni giorno.
Successivamente ho deciso di ampliare il progetto chiedendo la collaborazione ad amici e conoscenti fuori dall’ambito universitario e il riscontro è stato positivo.”
La mostra verrà replicata il 24 novembre a Bitonto e il 27 novembre a Bari nel centro antiviolenza in via Franscesco d’Assisi, 75.